Passa in farmacia!
La stravagante avventura sul mio goffo tentativo di promuovere Divagazioni, e l’intraprendenza profusa nel proporlo, probabilmente ti farà sorridere; ma la romantica ingenuità di cui è permeata merita la lettura di questo divertente resoconto. Ho scritto una vera e propria lettera alla libreria e mi sembrava una bella pensata! Ho investito molto tempo nell’ingegnarmi a scovare meticolosamente tutte le librerie realmente indipendenti sparse un po’ in tutta Italia: magari quelle con osteria annessa, con caffè o giardino letterario, bar, sala musicale, teatro; ce ne sono davvero tante, assai svariate e fantasiose.
Ne ho individuate addirittura cento spulciando tra siti, social media, profili Facebook, collane e libri proposti: spesso fuori dal più comune mercato letterario. Ho confrontato orari, commenti, foto, pagine di contatti, riportando tutti i numeri di telefono sul mio cellulare, abbinati al nome della libreria e al luogo di ubicazione; così da essere pronto in caso qualcuno mi avesse chiamato da luoghi ameni.
Con solerzia e precisione ho confezionato cento lettere scegliendo città e paesi: cercando di raggiungere un po’ tutta Italia. A ciascuna libreria ho presentato il libro in omaggio, con la lettera, la cartolina e un mio biglietto da visita. Nella confezione dono mancava solo il segnalibro e la lettera dei capperi: queste sono altre due trovate geniali promosse in seguito, degne d’un Cirano-Don Chisciotte decisamente fuori tempo.
Le fantasmagoriche cento lettere le ho spedite a ciascuna libreria a fine luglio 2021, addirittura per posta prioritaria. Una spesa folle! Ho optato per questo tipo di proposta con cognizione di causa. Il piego di libri, molto più economico e abbordabile, ci impiega troppo tempo e non sempre è trattato con il dovuto rispetto che merita. Ho fatto una scelta calcolata, con la speranza di ottenere un minimo risultato che valesse lo sforzo profuso; durante mesi assai particolari in cui tante librerie si sono impegnate a recapitare libri in casa delle persone per sostenerle: valorizzando molta narrativa sopita e latente, malgrado tutte le buone intenzioni di autori ed editori.
Ebbene, ho aspettato pazientemente, consapevole che un’impresa del genere richiede tempo e ragionevole attesa. Purtroppo dopo qualche mese non ho avuto alcun cenno di riscontro. Neppure un semplice: “Grazie, abbiamo gradito il suo omaggio ma non siamo interessati”. Mi auguro qualcuno abbia messo in vendita la copia ricevuta: almeno ci avrà guadagnato qualcosa senza spendere nulla!
È facile concludere che nessuno più legge, e chissà quante proposte ricevono le librerie ogni giorno! che per vendere devi essere famoso, che chiunque scrive e per certe offerte esistono i promotori e prima ancora gli agenti letterari, che il mercato è in crisi e bla bla bla tanti altri facili luoghi comuni ormai risaputi. Qui c’è un progetto pensato, ragionato, presentato bene! La lettera è simile per tutte le librerie, d’accordo, ma le parole scelte colpiscono il segno e coinvolgono, ogni lettera l’ho firmata e siglata a penna; il libro è breve e si legge in poche ore, vuoi che su cento non l’abbia considerato proprio nessuno?! Certo, il triste periodo storico vissuto poco aiuta, però sembra ci sia stato un incremento di lettori e lettrici in questi ultimi anni; dài! siamo propositivi.
Al di là di tutto, mi sembra un libro proponibile, accattivante, a suo modo originale: con una copertina ironica e curiosa; speravo davvero che la commistione di simili fattori aiutasse non poco a favorirne l’acquisto. In fondo, pensavo, basterebbe che qualche libreria me ne ordinasse anche solo cinque copie… Invece, ahimè! si è rivelata un’operazione dispendiosa e deludente.
Non contento, a fine novembre dello stesso anno ho scritto una seconda lettera (naturalmente solo una e-mail! breve e molto semplice) dove richiamo il link al mio sito per proporre un’offerta di cinque copie con il cappero a prezzo leggermente scontato. Mi hanno risposto solo in tre: negativamente, tra cui uno splendido telegramma telematico da incorniciare: “Per favore non invii libri. Grazie”.
Hai voglia di leggere Divagazioni e perdertici dentro? Puoi trovarci un piccolo gioco letterario senza troppe pretese ma anche una storia di salute e d’amicizia che in qualche modo c’entra con i capperi; e infine una vicenda umana e narrativa che merita alcune considerazioni.
È un grande piacere proporti un libro davvero unico: vanta rifiuto e indifferenza già da cento librerie indipendenti in tutta Italia! Ti sembra poco?
Con l’idea che un libro sia sempre un ottimo rimedio! (complice l’illustrazione di copertina alludente a un lassativo) una farmacia del luogo dove abito è stata volentieri al gioco offrendomi generosamente l’opportunità di tenere il libro in vetrina; perciò l’ho scelta come esclusivo punto di riferimento per la mia provincia, quasi per vezzo e originalità d’ubicazione.
Se vuoi una o più copie del libro, contattami. Sarò ben lieto di spedirtelo; naturalmente con cartolina e segnalibro in omaggio!
Ogni autore capace di stimarsi in giusto grado è sempre il migliore editore del suo lavoro.
Per concludere, vorrei riportare le parole di uno degli esercenti che mi ha risposto; l’ho apprezzato grandemente, mi ha aiutato a superare il primo momento di naturale delusione e a provarci ancora: “Caro Claudio, i librai sono animali sui generis e, forse, in questo periodo dell’anno possono apparire anche più ‘feroci’ del solito: non si senta preso di mira!”.
… Che altro aggiungere?
Lunga vita ai librai, nonostante tutto…