Ho ideato e autoprodotto alcuni video; partecipato in piccoli ruoli a film, corti e mediometraggi. Ho provato l’ebrezza del set da grande industria del cinema commerciale, dove se ti va bene scambi due parole rassicuranti con qualche tecnico navigato e serafico, o con una costumista simpatica ed esilarante. Se ti capita di partecipare al primo giorno di riprese e l’atmosfera è tranquilla, puoi disquisire allegramente seduto a tavola con il regista mentre gusta le prelibatezze del catering visibilmente soddisfatto.
Tutto cambia se il clima è nervoso e il regista è stressato: non ha tempo da perdere o addirittura ti caccia perché non gli vai bene; mentre un altro si prende tutto il tempo, si fida di te e ti dice: Sei vero! Ha pazienza e lascia che sia tu a fidarti di te stesso, per portarti dove vuole lui. Piccole esperienze che aiutano a crescere e valutare meglio persone, situazioni, luoghi… Coinvolgente e completamente diversa l’avventura con il cinema migrante a budget limitato. Allora ti sorprendi e magari in sette giorni, anche sotto la pioggia, insieme ad una troupe di tecnici e attori che prestano gratuitamente tempo e mezzi, realizzi quello che si potrebbe fare in quattro mesi di lavorazione con molto più denaro a disposizione. Spulcia nella cronologia delle varie collaborazioni svolte negli anni e divèrtiti ad andare indietro nel tempo per scoprire tanto altro ancora.